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 Il mio primo e secondo volo da solista

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T O P I C    R E V I E W
r.mattion Posted - 24/09/2012 : 17:57:56

Oggi Giangy in barba alla mia strizza mi ha rimandato su, NESSUNA ESITAZIONE!!! L'ho tenuto su ben (si fa per dire) 19 minuti, ahahahah, e finalmente mi sono pure divertito, ora comando IO!!!!


Il primo volo:

Primo volo, sgancio a 600, l'istruttore mi testa su viti, stalli, virate picchiate, sono all'altezza, cappello (voce del verbo cappellare) un po in atterraggio ma poco male, praticamente non mi cazzia. Secondo volo, sgancio a 300, vuole vedere se cappello ancora in atterraggio, Susy saluta da lontano, ricambio, l'India Yankee November e' pronto al decollo. Circuito lineare nessun imprevisto, l'istruttore tace, atterraggio dignitoso, per oggi è finita penso, sono sollevato e scendo. "Ne facciamo un altro" mi dice.... Vado da solo a inizio pista, gli altri spingono il mezzo, sono concentrato, non ne conosco il perchè, ma sono sul pezzo. Mi siedo, cinture, i primi controlli e uno sguardo a Giangy (l'istruttore), nei controlli aggiungo improvvisando, dopo il variometro e prima dei diruttori "passeggero a bordo con cinture allacciate"? "CONTINUA" mi dice, "non posso stare qui a vedere?"...... Ahi ahi.... penso.... L'assistente (chi fosse proprio non lo ricordo...) aggancia il cavo... "CHIUDI!", chiudo.... "CLICK!!!" da dietro, ahi ahi ahi, Giangy ha bloccato le cinture..... Ma lui è ancora li, maledettamente con i piedi a terra... Realizzo, lo guardo... CLACK!!! chiude la cappottina, "NO! NO! NO!" dico io, "NO, DAI, DAVVERO, NON ME LA SENTO", lui non mi asseconda, mi dice qualcosa ma a questo punto le orecchie sono tappate..... "NO!! SENTI, FACCIAMO LA PROSSIMA VOLTA", ridico, contemporaneamente sperimento attacco di panico, istinto di fuga, peristalsi fulminante, mi stacco dal traino o no.... L'ascella non so, ma certamente di saliva non ne avevo più... Aiuto..... Tutto in 30 secondi.... Hanno inventato win zip per i pensieri????......."LO DECIDO IO QUANDO VAI!!!!!!!" mi urla, severo, incazzato, deciso, perentorio, sguardo che non vedevo da quando la mestra mi urlava chiedendomi il diario per scrivere le note..... Ok, mi sottometto..... Chiudo il cupolino.... Non so se ho detto altro.... Da adesso in poi tutto è in biancoenero, l'audio sparisce tipo quando ascolti qualcosa tappandoti le orecchie con le dita, tutto è rallentato..... 2 minuti che sembrano un'ora.... Do uno sguardo a Susy, sempre li ma più vicina, non troppo, ma abbastanza da vedere il suo pollice alzato in segno di sostegno, la saluto, non credo di aver sorriso..... (non c'è un caxxo da ridere!)..... Ultimi 4 controlli, manica a ventooooooo oooooooookeyyyyy, rallenty... Cavo schifosamente teso..... I flap sono abbassatiiiiii silenzio...... "India Yankee November da Eco Golf?", tuona l'altoparlante, "Avanti Eco Golf!" "Sgancio normale o a 300?", ecchecczz ne so! Avrei voluto dire considerando non sapevo nemmeno come mi chiamavo.... "Normale", con voce decisa e professional..... Silenzio......................... Tutto là fuori era immobile, silenzioso, sentivo però il mio battito.... "India Yankee November sei pronto"? Altro tuono in cabina..... "UN ATTIMO!!!", stavolta sono io a tuonare...... Guardo Giangy a sinistra, alzo il pollice per alzare l'ala, era l'ultima cosa da fare prima della chiamata radio, ma l'ala era già su, credo da sempre... Giangy mi sta guardando ancora con lo sguardo da maestra, aiuto.... "SEI DA SOLO"?, sempre il traino da quel maledetto altoparlante.... "si..." voce fioca, quasi cercando compassione..... Silenzio....... "ECO GOLF: L'INDIA YANKEE NOVEMBER È PRONTO AL DECOLLO", voce professional, tono fermo.... Aiuto..... "dai vekkio, l'hai già fatto altre volte", mi dico, e ancora "e mòssoccazzitua", motore, ci muoviamo! In un attimo mi stacco da terra, fluido, morbido, tutto fila!
15   L A T E S T    R E P L I E S    (Newest First)
r.mattion Posted - 27/06/2013 : 17:57:06
Ehnnò bello

ero io che parlavo di ignoto, non mi togliere la paternità

"... e l'essere umano di fronte all'ignoto, al non noto, reagisce con istinti di fuga, fifa, e simili. Concordo, fatti due tre voletti con qualcuno, e vedrai che poi ci prendi gusto!"

quote:
Originally posted by Cincillà

Ciao Riccardo.
Intendevo giovane di Volo, non di età. E non ho parlato di leggerezze. Mi sembra solo che tu sbagli l’approccio al problema.
Mi permetto di continuare sul tema della pericolosità anche se capisco che questo discorso genera spesso disagio, fastidio e come dici tu nel tuo post…. “che poi ci passa la voglia.”
Se per sdrammatizzare intendi non parlarne, non guardare in faccia le paure, sacrosante, che ognuno di noi può avere, non sono d’accordo. Rimuovere i dubbi, le paure, non parlarne, significa solo nasconderle momentaneamente. Con la quasi certezza di vederle ricomparire, puntuali, nel momento di crisi.
Le paure, i difetti, i mostri che abbiamo dentro non solo vanno guardati in faccia, conosciuti e affrontati, ma vanno ricercati continuamente. Per conoscerli, per dargli la giusta dimensione, per affrontarli e risolverli. O almeno per minimizzare i danni.
Se l’amico Kawabomba ha paura fa bene a parlarne, e tutti noi facciamo bene ad aiutarlo a capire. Ma non tacendo o “sdrammatizzando”.
Se hai paura degli stalli, parliamone e facciamo insieme 100 stalli e vedrai che al 101-esimo la paura è passata. E se non è passata sarà meglio cambiare sport, o istruttore.
Ho riletto il primo post di Kawabomba ed è evidente che la paura che dice di provare è generata dal “non conoscere”. Ha paura dell’ignoto. Come gli ha suggerito Berto, se va in un Aeroclub e si fa qualche volo con un Istruttore, e gli parla, sono sicuro che l’ignoto diventerà meno ignoto e la paura meno paura.
ciao

quote:
Originally posted by r.mattion

Caro cincillà, non sono giovane, e non è l'entusiasmo che mi fa dire "presunte leggerezze", infatti se leggi il mio primissimo post... da li siamo partititi, poi non ho ben capito perchè c'era bisogno di finire fin qui, a parlare di morti eccetera, che poi ci passa la voglia. Lo so, il volo, in genereale, E' PERICOLOSISSIMO, per definizione, ma "è meno pericoloso che andare in bicicletta" è un modo di dire, per sdrammatizzare.... volevo solo stemperare l'amico che si voleva avvicinare al volo.... non intendevo avviare dei trattati sulla sicurezza, se pur sacrosanta.... il post nasce proprio dalla consapevolezza che c'è il pericolo, altrimenti perchè avrei dovuto aver paura del primo solista? Ad ogni modo, altre poche visite e sono a 2.000 (Gran bel tema! Grazie a tutti)

quote:
Originally posted by Cincillà

Concordo Alberto. Sulla pericolosità del VV e sulla sicurezza abbiamo parlato (e scritto) parecchio, anche su questo sito.
Spero che il nostro amico r.mattion sia solo giovane e che le sue parole siano dovute al grande entusiasmo per questa nostra meravigliosa attività.
R.Mattion, se cerchi tra i Docs e tra i vari argomenti del Forum
trovi parecchio materiale sulla sicurezza. Il mio consiglio è di leggerli e di parlarne. La sicurezza del nostro sport è un argomento di cui si parla troppo poco. Per scaramanzia, per ignoranza, per superficialità, per presunzione.
E, come dice Alberto e come ho già detto varie volte anch'io, essere consapevoli che è pericoloso non vuol dire rinunciare a volare. Vuol dire mettere in atto tutte le strategie per renderlo un po' meno pericoloso.
ciao





Cincillà Posted - 27/06/2013 : 14:38:54
Ciao Riccardo.
Intendevo giovane di Volo, non di età. E non ho parlato di leggerezze. Mi sembra solo che tu sbagli l’approccio al problema.
Mi permetto di continuare sul tema della pericolosità anche se capisco che questo discorso genera spesso disagio, fastidio e come dici tu nel tuo post…. “che poi ci passa la voglia.”
Se per sdrammatizzare intendi non parlarne, non guardare in faccia le paure, sacrosante, che ognuno di noi può avere, non sono d’accordo. Rimuovere i dubbi, le paure, non parlarne, significa solo nasconderle momentaneamente. Con la quasi certezza di vederle ricomparire, puntuali, nel momento di crisi.
Le paure, i difetti, i mostri che abbiamo dentro non solo vanno guardati in faccia, conosciuti e affrontati, ma vanno ricercati continuamente. Per conoscerli, per dargli la giusta dimensione, per affrontarli e risolverli. O almeno per minimizzare i danni.
Se l’amico Kawabomba ha paura fa bene a parlarne, e tutti noi facciamo bene ad aiutarlo a capire. Ma non tacendo o “sdrammatizzando”.
Se hai paura degli stalli, parliamone e facciamo insieme 100 stalli e vedrai che al 101-esimo la paura è passata. E se non è passata sarà meglio cambiare sport, o istruttore.
Ho riletto il primo post di Kawabomba ed è evidente che la paura che dice di provare è generata dal “non conoscere”. Ha paura dell’ignoto. Come gli ha suggerito Berto, se va in un Aeroclub e si fa qualche volo con un Istruttore, e gli parla, sono sicuro che l’ignoto diventerà meno ignoto e la paura meno paura.
ciao

quote:
Originally posted by r.mattion

Caro cincillà, non sono giovane, e non è l'entusiasmo che mi fa dire "presunte leggerezze", infatti se leggi il mio primissimo post... da li siamo partititi, poi non ho ben capito perchè c'era bisogno di finire fin qui, a parlare di morti eccetera, che poi ci passa la voglia. Lo so, il volo, in genereale, E' PERICOLOSISSIMO, per definizione, ma "è meno pericoloso che andare in bicicletta" è un modo di dire, per sdrammatizzare.... volevo solo stemperare l'amico che si voleva avvicinare al volo.... non intendevo avviare dei trattati sulla sicurezza, se pur sacrosanta.... il post nasce proprio dalla consapevolezza che c'è il pericolo, altrimenti perchè avrei dovuto aver paura del primo solista? Ad ogni modo, altre poche visite e sono a 2.000 (Gran bel tema! Grazie a tutti)

quote:
Originally posted by Cincillà

Concordo Alberto. Sulla pericolosità del VV e sulla sicurezza abbiamo parlato (e scritto) parecchio, anche su questo sito.
Spero che il nostro amico r.mattion sia solo giovane e che le sue parole siano dovute al grande entusiasmo per questa nostra meravigliosa attività.
R.Mattion, se cerchi tra i Docs e tra i vari argomenti del Forum
trovi parecchio materiale sulla sicurezza. Il mio consiglio è di leggerli e di parlarne. La sicurezza del nostro sport è un argomento di cui si parla troppo poco. Per scaramanzia, per ignoranza, per superficialità, per presunzione.
E, come dice Alberto e come ho già detto varie volte anch'io, essere consapevoli che è pericoloso non vuol dire rinunciare a volare. Vuol dire mettere in atto tutte le strategie per renderlo un po' meno pericoloso.
ciao



r.mattion Posted - 26/06/2013 : 15:08:59
Grazie Berto!Sei stato risolutivo! Dove voli?

quote:
Originally posted by Berto

Perdonami se ritorno sull'argomento, ma la paura del primo volo solista scaturisce da difficoltà oggettive (l'atterraggio e il decollo in primis), ben chiare sin dal primo momento che uno prova a pilotare.

Le difficoltà che fanno i morti sono ben diverse, molto meno definite e più striscianti, ed è facilissimo restarci invischiati se non ci si ragiona continuamente.

Questo però solo quando si comincia a volare "per davvero", cioè a fare distanza.
Gli allievi e i neobrevettati, in quanto ancora concentrati sul superamento delle difficoltà di piotaggio ben difficilmente ne saranno vittime, per cui come già riportato gli incidenti seri accadono praticamente esclusivamente a piloti esperti.
Quindi finché non comincerete ad allontanarvi state pure tranquilli (ma sempre in campana mi raccomandio).
Poi però, occhi aperti ...

quote:
Originally posted by r.mattion

Caro cincillà, non sono giovane, e non è l'entusiasmo che mi fa dire "presunte leggerezze", infatti se leggi il mio primissimo post... da li siamo partititi, poi non ho ben capito perchè c'era bisogno di finire fin qui, a parlare di morti eccetera, che poi ci passa la voglia. Lo so, il volo, in genereale, E' PERICOLOSISSIMO, per definizione, ma "è meno pericoloso che andare in bicicletta" è un modo di dire, per sdrammatizzare.... volevo solo stemperare l'amico che si voleva avvicinare al volo.... non intendevo avviare dei trattati sulla sicurezza, se pur sacrosanta.... il post nasce proprio dalla consapevolezza che c'è il pericolo, altrimenti perchè avrei dovuto aver paura del primo solista? Ad ogni modo, altre poche visite e sono a 2.000 (Gran bel tema! Grazie a tutti)

quote:
Originally posted by Cincillà

Concordo Alberto. Sulla pericolosità del VV e sulla sicurezza abbiamo parlato (e scritto) parecchio, anche su questo sito.
Spero che il nostro amico r.mattion sia solo giovane e che le sue parole siano dovute al grande entusiasmo per questa nostra meravigliosa attività.
R.Mattion, se cerchi tra i Docs e tra i vari argomenti del Forum
trovi parecchio materiale sulla sicurezza. Il mio consiglio è di leggerli e di parlarne. La sicurezza del nostro sport è un argomento di cui si parla troppo poco. Per scaramanzia, per ignoranza, per superficialità, per presunzione.
E, come dice Alberto e come ho già detto varie volte anch'io, essere consapevoli che è pericoloso non vuol dire rinunciare a volare. Vuol dire mettere in atto tutte le strategie per renderlo un po' meno pericoloso.
ciao





Berto Posted - 26/06/2013 : 13:01:40
Perdonami se ritorno sull'argomento, ma la paura del primo volo solista scaturisce da difficoltà oggettive (l'atterraggio e il decollo in primis), ben chiare sin dal primo momento che uno prova a pilotare.

Le difficoltà che fanno i morti sono ben diverse, molto meno definite e più striscianti, ed è facilissimo restarci invischiati se non ci si ragiona continuamente.

Questo però solo quando si comincia a volare "per davvero", cioè a fare distanza.
Gli allievi e i neobrevettati, in quanto ancora concentrati sul superamento delle difficoltà di piotaggio ben difficilmente ne saranno vittime, per cui come già riportato gli incidenti seri accadono praticamente esclusivamente a piloti esperti.
Quindi finché non comincerete ad allontanarvi state pure tranquilli (ma sempre in campana mi raccomandio).
Poi però, occhi aperti ...

quote:
Originally posted by r.mattion

Caro cincillà, non sono giovane, e non è l'entusiasmo che mi fa dire "presunte leggerezze", infatti se leggi il mio primissimo post... da li siamo partititi, poi non ho ben capito perchè c'era bisogno di finire fin qui, a parlare di morti eccetera, che poi ci passa la voglia. Lo so, il volo, in genereale, E' PERICOLOSISSIMO, per definizione, ma "è meno pericoloso che andare in bicicletta" è un modo di dire, per sdrammatizzare.... volevo solo stemperare l'amico che si voleva avvicinare al volo.... non intendevo avviare dei trattati sulla sicurezza, se pur sacrosanta.... il post nasce proprio dalla consapevolezza che c'è il pericolo, altrimenti perchè avrei dovuto aver paura del primo solista? Ad ogni modo, altre poche visite e sono a 2.000 (Gran bel tema! Grazie a tutti)

quote:
Originally posted by Cincillà

Concordo Alberto. Sulla pericolosità del VV e sulla sicurezza abbiamo parlato (e scritto) parecchio, anche su questo sito.
Spero che il nostro amico r.mattion sia solo giovane e che le sue parole siano dovute al grande entusiasmo per questa nostra meravigliosa attività.
R.Mattion, se cerchi tra i Docs e tra i vari argomenti del Forum
trovi parecchio materiale sulla sicurezza. Il mio consiglio è di leggerli e di parlarne. La sicurezza del nostro sport è un argomento di cui si parla troppo poco. Per scaramanzia, per ignoranza, per superficialità, per presunzione.
E, come dice Alberto e come ho già detto varie volte anch'io, essere consapevoli che è pericoloso non vuol dire rinunciare a volare. Vuol dire mettere in atto tutte le strategie per renderlo un po' meno pericoloso.
ciao



AlbertOne Posted - 26/06/2013 : 11:38:17
:-)
r.mattion Posted - 26/06/2013 : 11:12:59
Bellissimo il paragone con le tigri, rende l'idea!!!!



quote:
Originally posted by AlbertOne

Ciao volo in aliante da quando avevo 22 anni adesso ne ho 44.
gran parte dei miei amici non vola, ma va in vela,fa free-climbing,gioca a calcetto e Pallavolo,va in bici in moto ed usa la macchina, qualcuno vola in aliante (la minoranza).
in questo lungo periodo (ahi come passa il tempo) ho perso un'amica in un incidente in moto, un conoscente in uno d'auto.
in aliante purtroppo ho perso il conto. son piu' di 10.
Basta dire "stronzate" che non è pericoloso.
Volare in aliante è pericolossissmo , gli alianti sono degli oggetti bellissimi, come delle tigri , vanno trattati come tali, sempre con circospezione sapendo che in qualsiasi momento possono farti male.
Oltretutto in questo sport difficilemente se hai un incidente è di poco conto, come sbucciarsi un ginocchio cadendo in MTB , o slogarsi una caviglia giocando a pallone...
è vero piccoli incidenti come menischi spaccati o legamenti rotti non ce ne sono...ma se ti succede qualche cosa il rischio di non raccontarlo è molto molto alto.

Ma se è cosi' pericoloso perchè lo facciamo? PERCHE' è bellissimo, e regala sensazioni uniche , e noi consciamente valutiamo che il rapporto tra quel che dona ed i rischi che corriamo sono affrontabili .
poi possiamo cercare di evitare determinate situazioni che hanno un potenziale di pericolosita' piu' alto.

Ma per piacere non diciamo che è + pericoloso andare da casa all'aeroporto in auto!(citazione)

Ciao
Alberto

r.mattion Posted - 26/06/2013 : 11:08:15
Caro cincillà, non sono giovane, e non è l'entusiasmo che mi fa dire "presunte leggerezze", infatti se leggi il mio primissimo post... da li siamo partititi, poi non ho ben capito perchè c'era bisogno di finire fin qui, a parlare di morti eccetera, che poi ci passa la voglia. Lo so, il volo, in genereale, E' PERICOLOSISSIMO, per definizione, ma "è meno pericoloso che andare in bicicletta" è un modo di dire, per sdrammatizzare.... volevo solo stemperare l'amico che si voleva avvicinare al volo.... non intendevo avviare dei trattati sulla sicurezza, se pur sacrosanta.... il post nasce proprio dalla consapevolezza che c'è il pericolo, altrimenti perchè avrei dovuto aver paura del primo solista? Ad ogni modo, altre poche visite e sono a 2.000 (Gran bel tema! Grazie a tutti)

quote:
Originally posted by Cincillà

Concordo Alberto. Sulla pericolosità del VV e sulla sicurezza abbiamo parlato (e scritto) parecchio, anche su questo sito.
Spero che il nostro amico r.mattion sia solo giovane e che le sue parole siano dovute al grande entusiasmo per questa nostra meravigliosa attività.
R.Mattion, se cerchi tra i Docs e tra i vari argomenti del Forum
trovi parecchio materiale sulla sicurezza. Il mio consiglio è di leggerli e di parlarne. La sicurezza del nostro sport è un argomento di cui si parla troppo poco. Per scaramanzia, per ignoranza, per superficialità, per presunzione.
E, come dice Alberto e come ho già detto varie volte anch'io, essere consapevoli che è pericoloso non vuol dire rinunciare a volare. Vuol dire mettere in atto tutte le strategie per renderlo un po' meno pericoloso.
ciao

kawabomba Posted - 26/06/2013 : 08:31:48
AlbyOne,
grazie x i consigli e x il supporto. Avevo proprio bisogno di essere confortato.

Vedremo al ritorno dalle ferire.

Grazie ancora a te e a tutti quelli che hanno voluto condividere le loro esperienze.

Alby
AlbertOne Posted - 26/06/2013 : 07:51:28
Ciao omonimo!
il motivo del tuo star male lo dici qualche riga piu' sotto:
"anche a tenere la termica con scarsi risultati, perdevo continuamente la velocità di riferimento altalenando picchiate a cabrate per ricercare il mantenimento dei 100km/h"
il tuo stomaco non è abituato a certi trattamenti , e la concentrazione ed impegno profuso per correr dietro ai 100 km/h ti hanno massacrato fisicamente (bollito).
Stai facendo una cosa completamente nuova, non vincolato alla terra e stare male è assolutamente normale!
Non solo, ad ogni decollo l'aria sara' diversa! e starai male altre volte, poi pian piano , affinando anche il pilotaggio (esperienza) starai meglio e potrai goderti sempre di piu' il volo!
Quindi: CONTINUA!
...e ricorda che quando avrai il brevetto se non ti mantieni allenato rischierai di stare male ancora!
PS: poco o tanto siamo stati male tutti...non credere a chi dice il contrario ;-)


Ciao
Alberto
kawabomba Posted - 25/06/2013 : 16:59:21
..... nel frattempo ho fatto anche il secondo volo. Sensazione completamente differenti dalla prima. Credo e spero sia solo mancanza di allenamento perché dai 15 minuti sono passato ai 40 e quando sono sceso ero completamente bollito con lo stomaco che gridava vendetta. Il pilota credo si sia lasciato andare galvanizzato dal mio "tutto bene" x esagerare un pochino. Quindi virate strette e accelerazioni che non mi aspettavo o che comunque non ero pronto ad affrontare. Diciamo che la cosa mi ha destabilizzato un attimino riproponendomi tutti i miei dubbi. E se continuassi ad avere disturbi? se non sopportassi questi continui scossoni? se non superassi mai questo senso di (diciamolo) insicurezza? mah!!!!
di positivo c'è stata la possibilità di pilotare x un bel tratto. Ho provato anche a tenere la termica con scarsi risultati, perdevo continuamente la velocità di riferimento altalenando picchiate a cabrate per ricercare il mantenimento dei 100km/h. Sono stato più presente sul dritto anche se l'effetto biscia si notava parecchio .... va bè...esperienza immagino. Mi ha stupito vedere l'istruttore come si aggrappasse allo "zerino" o poco più del vario. Io, dalla mia piccola esperienza virtuale, avrei preferito mollare alla ricerca di altri lidi. Lui invece non solo l'ha tenuta ma anche se non sembrava affatto è anche riuscito a salire. Certo 40 anni d'esperienza vorranno dire qualcosa. Il sunto di tutto questo è.... quando sono in aria non vedo l'ora di scendere, quando sono a terra non vedo l'ora di tornar su!!!! credo di essere da neuro, lo so!!!!
Comunque adesso siamo arrivati alla fatidica scelta ed è x questo che mi aggrapperò alle vostre esperienze ed ai vostri consigli.
Grazie
Alberto
Cincillà Posted - 25/06/2013 : 16:43:33
Concordo con quello che dici.
Quando questo sito PF è stato aperto, avevo sponsorizzato l'apertura dell'Angolo delle cazzate.
Ha funzionato per un po'.
Da un anno circa nessuno scrive più. Vorrà dire che nessuno fa più cazzate?
ciao
Berto Posted - 21/06/2013 : 15:03:12
Quando si parla di sicurezza non posso non intervenire.
Sento molto quest'argomento perché essendo naturalmente competitivo e poco soggetto alla paura, devo stare molto attento e pormi dei limiti per non rischiare di cacciarmi in situazioni critiche.
Ho studiato l'argomento e tutt'ora lo studio a fondo, cercando di utilizzare le esperienze mie e quelle altrui per trovare il giusto compromesso tra sicurezza e performance.
Il problema della sicurezza è che il limite da non superare in aliante non è così definito, ed è facile abbassare inconsciamente l'asticella portati dal desiderio di andare più lontano, di restare per aria quando ormai sarebbe ora di pensare all'atterraggio.
E' facilissimo autoconvincersi che andare a sondare "quel cumulo laggiù" non è pericoloso: dopotutto sarà al massimo a 2-3 Km, cosa posso mai perdere! Poi i 2-3 Km erano in realtà 5, più altri 5 per tornare indietro quando il cumulo si rivela fasullo e ci siamo già mangiati 300 mt di quota che magari servivano per portarsi su campi atterrabili.
Purtroppo essere esperti e bravi non aiuta, anzi la sicurezza e la confidenza che accompagnano l'esperienza portano ancora di più a osare.
Il mio istruttore in USA diceva "complacency kills" e ho riscontrato che aveva ragione: quanti incidenti succedono agli allievi o ai neobrevettati?
Praticamente nessuno.
Quindi ricordiamoci tutti che al di là di tutti gli accorgimenti e le procedure di sicurezza che mettiamo in atto, cerchiamo anche di essere umili, e quando qualcuno torna indietro perché non si sente a proprio agio, al posto di prenderlo in giro chiediamoci se non stiamo invece superando i limiti.
"Complacency Kills", ricordiamocelo.

C'è anche un'altro aspetto che ritengo assolutemante inadeguato tra noi volovelisti: la divulgazione delle proprie esperienze negative.
Ho letto una volta una frase tanto bella quanto vera: "non esistono nuovi errori, ma solo vecchi errori compiuti da nuove persone".
Tutti gli errori possibili sono già stati fatti, eppure li ripetiamo ancora.
Perché non impariamo?
In parte per la "complacency": ci riteniamo migliiori, per cui quell'errore noi non possiamo compierlo (e invece tutti possono, anche i migliori, come è stato più volte dimostrato).
In parte però c'è anche la tendenza dei piloti di "rimuovere" e nascondere le cazzate fatte.
Per me invece è importante condividere non tanto i momenti belli quanto piuttosto gli errori, così che gli altri possano a loro volta evitarli.
Ben venga quindi "l'angolo delle cazzate", e quando leggiamo il racconto di qualche cazzata mettiamoci in testa che potrebbe capitare anche a noi e regoliamoci di conseguenza.
Cincillà Posted - 21/06/2013 : 12:06:48
Concordo Alberto. Sulla pericolosità del VV e sulla sicurezza abbiamo parlato (e scritto) parecchio, anche su questo sito.
Spero che il nostro amico r.mattion sia solo giovane e che le sue parole siano dovute al grande entusiasmo per questa nostra meravigliosa attività.
R.Mattion, se cerchi tra i Docs e tra i vari argomenti del Forum
trovi parecchio materiale sulla sicurezza. Il mio consiglio è di leggerli e di parlarne. La sicurezza del nostro sport è un argomento di cui si parla troppo poco. Per scaramanzia, per ignoranza, per superficialità, per presunzione.
E, come dice Alberto e come ho già detto varie volte anch'io, essere consapevoli che è pericoloso non vuol dire rinunciare a volare. Vuol dire mettere in atto tutte le strategie per renderlo un po' meno pericoloso.
ciao
AlbertOne Posted - 21/06/2013 : 08:30:54
Ciao volo in aliante da quando avevo 22 anni adesso ne ho 44.
gran parte dei miei amici non vola, ma va in vela,fa free-climbing,gioca a calcetto e Pallavolo,va in bici in moto ed usa la macchina, qualcuno vola in aliante (la minoranza).
in questo lungo periodo (ahi come passa il tempo) ho perso un'amica in un incidente in moto, un conoscente in uno d'auto.
in aliante purtroppo ho perso il conto. son piu' di 10.
Basta dire "stronzate" che non è pericoloso.
Volare in aliante è pericolossissmo , gli alianti sono degli oggetti bellissimi, come delle tigri , vanno trattati come tali, sempre con circospezione sapendo che in qualsiasi momento possono farti male.
Oltretutto in questo sport difficilemente se hai un incidente è di poco conto, come sbucciarsi un ginocchio cadendo in MTB , o slogarsi una caviglia giocando a pallone...
è vero piccoli incidenti come menischi spaccati o legamenti rotti non ce ne sono...ma se ti succede qualche cosa il rischio di non raccontarlo è molto molto alto.

Ma se è cosi' pericoloso perchè lo facciamo? PERCHE' è bellissimo, e regala sensazioni uniche , e noi consciamente valutiamo che il rapporto tra quel che dona ed i rischi che corriamo sono affrontabili .
poi possiamo cercare di evitare determinate situazioni che hanno un potenziale di pericolosita' piu' alto.

Ma per piacere non diciamo che è + pericoloso andare da casa all'aeroporto in auto!(citazione)

Ciao
Alberto
Coolwind Posted - 20/06/2013 : 15:01:35
Caro Mattion, vorrei tanto tu avessi ragione!
Lasciando da parte le statistiche, posso dirti che personalmente le persone che conosco non muoiono investite in bicletta, qualcuna viene investita in moto e si fa male, un collega che ricordo è deceduto in un incidente in auto.
In tanti anni, questo.
In sei anni, di volovelisti che conoscevo personalmente ne sono morti:
Uno a pochi km dal mio aeroporto, ed era esperto.
Uno in namibia
Uno in spagna, ed era stato mio tutor

Queste persone erano del mio club, di circa 120 soci in media periodo.
Tre morti su 120 persone, in 6 anni. Fai tu i conti..




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