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 Vicenza ed Asiago

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T O P I C    R E V I E W
Coolwind Posted - 14/03/2008 : 17:48:35
L'aeroporto di Vicenza è stato chiuso e la stampa sta dando ampio risalto a questa vicenda. Qualcuno può spiegare cosa è successo ?

Asiago nel frattempo va avanti. L'anno scorso ci sono stato in stage di volo a fine luglio. Una cattedrale nel deserto. Aeroporto che sembrerebbe abbandonato. Una struttura carina mai terminata, in abbandono, a fianco della pista. Baracche in fondo alla pista in stato vergognoso. Una capanna prefabbricata in legno dove sono ospitati i pompieri e il servizio torre (gentilissimi), che fa a pugni con l'evidenza dei fatti: di aerei ad asiago non si vede l'ombra durante la settimana "di alta stagione", figuriamoci in bassa stagione.
Si entra in aeroporto da un cancello con la rete uguale a quello dei cantieri. Solo che non è un cantiere, perchè non c'è nessuno che ci lavora(va). Non c'è carburante, non c'è una pompa di benzina.

Nel 2003 ho letto che la gestione aveva chiesto importanti fondi per completare l'opera. Fondi che di volta in volta sono stati rifiutati o all'ultimo momento utilizzati in modo diverso. Si trovano verbali e dichiarazioni sui quotidiani di intenti, ma mai nessuna di avvenuto compimento di un'opera in aeroporto. Nel 2007 a giugno un quotidiano scrive che i lavori sono ricominciati. Balle, a fine luglio non c'era un'anima.
Ora mi dicono che hanno messo le LUCI SULLA PISTA.
Ma questo è geniale! Mancavano le luci per i voli IFR! Se no come atterri di notte, quando l'aeroporto è chiuso ed è pure vietato visto che manca il servizio antiincendio. Ma forse serve per il traffico da vicenza infrasettimanale: una fantomatica aeronavetta da 30 posti concordata con LIPT-Vicenza. Ahime hanno chiuso vicenza e la navetta è saltata.. rimangono le luci.

Il BUON SENSO, solo il buon senso, dovrebbe bastare per capire come gestire un "aeroporto" di questo tipo, esclusivamente turistico, in un posto meraviglioso dotato di tutte le strutture per accogliere famiglie e piloti .. Ma sopratutto come NON spendere inutilmente soldi pubblici, o maturare aspettative di rientro dagli investimenti.
Il presupposto perchè un aeroporto chiuda almeno in pari il bilancio è che ci siano aerei che ci atterrano. Cominciassero a mettere gli aerei nella condizione di fare benzina, per cominciare, invece di costruire una palazzina con posti letto e una cisterna per l'acqua dei pompieri.

E' tutto cosi ridicolo e cosi complicato allo stesso tempo.
Cosi mentre da un lato si chiude una struttura utilizzata e richiesta, dall'altro si chiedono finanziamenti per una struttura che potrebbe benissimo essere un campo di volo senza pompieri e senza fronzoli, e farebbe probabilmente cento volte piu traffico e senza un euro di costo.

Chi sa, parli.
7   L A T E S T    R E P L I E S    (Newest First)
FPadovano Posted - 17/03/2008 : 10:27:42
cari amici, dispiace sempre sapere di condizioni penose di aeroporti situati in zone stupende cpome l'altopiano di Asiago.
Manco dall'Italia da molti anni ma ricordo come se fosse ieri la mia visita ad Asiago e piú in particolare all'aeroporto dove si svolgeva una consistente attivitá essendo ormai primavera inoltrata.
Nonostante la straordinaria bellezza del paesaggio ricordo peró meglio l'estrema freddezza con la quale venni ricevuto quel giorno a differenza di moltissimi altri campi da me visitati e dove oltre a fare delle ottime amicizie, ho potuto portarmi un ricordo dall'alto della zona.
A mio modesto parere non servono sólo soldi pubblici per sostenere una struttura ma anche la volontá di un club di aprirsi al pubblico affinché la nostra disciplina non venga sempre considerata come appannaggio di una ridotta elite ormai fuorimoda. Far comprendere alla gente comune che possono avere accesso alla nostra staordinaria attivitá significa rendere la vita difficile a chi invece cerca di trasformare un sedime in una straordinariamente ricca risorsa immobiliare.
Personalmente mi sembra di intuire che l'addove ci sia un atteggiamento di apertura verso chi ci guarda dal di fuori si riesca tutto sommato a prosperare se non a sopravvivere mentre l'addove ci sia una certa tendenza alla autoghettizzazione non rimanga altra strada che quella del progressivo deperimento ed abbandono.
La nostra esperienza a Madrid ci sta confermando che dopo innumerevoli azioni di promozione ( esposizioni, chiaccherate nei centri di riunione sociale di vario tipo, prezzi di voli prova ridicoli) stanno dando un notevole risultato visto l'elevato numero di allievi iscritti ai corsi di conseguimento di brevetto a tal punto da essere stata resa necessaria l'assunzione di ben 3 nuovi istruttori oltre ai 5 giá presenti in campo per poter far fronte alla domanda.

Faccio comunque tanti auguri ai compagni di volo di Asiago per un futuro comunque ricco di soddisfazioni.
freewind Posted - 16/03/2008 : 18:24:40
si ai ragione riguardo a striscia.pero' se vi sta a cuore la cosa perche' no.l'importante e' nn arrossire davanti alle telecamera.e poi sai,siam in elezioni,quindi...a buo intenditor poche parole :-)
dustoff711 Posted - 16/03/2008 : 11:46:37
Ad Asiago non ho mai volato ma è uno dei miei sogni perchè ho sentito parlare e ho letto di voli bellissimi sulle dolomiti fatti proprio partendo da quell'aeroporto. Non pensavo che avessero dei problemi....speriamo che li possano superare....
elalca Posted - 16/03/2008 : 08:36:05
Hai ragione freewind,
mi lascia perplesso solamente il fatto che in Italia per denunciare qualcosa sia necessaria "Striscia".........
O tempora o mores!
ciao
Stefano
freewind Posted - 15/03/2008 : 12:32:17
io ci manderei striscia la notizia,magari nn ci fa niente,ma sempre meglio che niente.
orsica Posted - 15/03/2008 : 11:16:31
Bravo FabioB, hai toccato il punto. Il fatto è che gli aereoporti in Italia non sono il posto giusto per noi del VAV. Sembriamo un intralcio anche se in realta' tante volte, come qui a Trento, costituiamo il 90% del traffico annuo (con relative tasse di atterraggio pagate). In Austria la cultura del volo sportivo e' ben diversa. E' come per le tasse: in Italia il livello di tassazione e' esagerato e l'italiano cosa fa'? Evade! .....e gli alianti ultraleggeri ovviamente volano a 4.000m!
FabioB Posted - 15/03/2008 : 09:29:29
Non conosco la situazione di Asiago, ma so che non è delle più felici. Queste cose succedono, purtroppo, molto spesso in Italia. Vedo che tante persone tendono a pensare al club come un'azienda e questo può essere positivo fin quando non si perde di vista l'obiettivo principale dei soci del club: il volo...si propio il volo...nei nostri club dobbiamo sempre renderci conto che alla fin fine la gran parte dei soci vien li a "giocare" e affinchè il giuoco continui ad esistere dobbiamo fare in modo che non costi troppo. Le strutture purtroppo costano e può capitare, come ad Asiago, che non ci siano i soldi per finirle e se vengono costruite con soldi privati bisogna pagarle, mentre se i soldi sono pubblici, abbiamo buttato al vento le nostre tasse. La morale del mio discorso è che se vogliamo tenere in vita il nostro sport, dobbiamo "accontentarci" di strutture magari mediocri, ma funzionali e dello stretto necessario per poter volare in sicurezza e lasciar perdere il superfluo. Quando vado in Austria vedo delle aviosuperfici a misura di club dove c'è tutto quello che serve, ma niente di più, certo che, per dirla tutta, loro non hanno le nostre leggi e per far scuola non serve la recinzione , l'anti incendio e tutte quelle cose che uccidono le nostre scuole di volo.

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