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 Tragedia.
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arabafenice
Pterodattilo

Italy
1465 Posts

Posted - 09/08/2007 :  12:53:20  Show Profile
Sono tornato adesso.

Gente! Non sapevamo, e non sapevo proprio chi fosse Carlo!
Lo avevamo vicino e la sua umiltà e introversia non lo hanno mai messo in evidenza: abbiamo perso molto di più di un pilota, di un amico, di un compagno....abbiamo perso un grande uomo!
Ciao Carlo.

"come l'araba fenice, che vi sia ciascun lo dice, come sia nessun lo sa"





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paolo
Falchetto

Italy
145 Posts

Posted - 12/08/2007 :  22:57:00  Show Profile
Cari Amici,
ho conosciuto Carlo in francia ai campionati nazionali francesi. Faceva da squadra a Marco Biagi e purtroppo per lui è venuto spesso a recuperare anche me....Lo ricordo come un ragazzo estremamente scrupoloso, riservato e sempre disponibile ad aiutare.
Un abbraccio a tutti gli amici di AliBianche e alla Famiglia.
paolo

Paolo AVL U2
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enrico77
Pulcino

France
90 Posts

Posted - 13/08/2007 :  14:49:03  Show Profile  Visit enrico77's Homepage
Ciao a tutti,
io ero lì quel giorno ma solo oggi ho di nuovo accesso ad internet.
Doveva essere la mia prima lezione di volo, poi è accaduta la tragedia.
Ho scritto un email ad un'amico che racconta quanto mi è accaduto, forse interessa anche a voi la giornata vista dai miei occhi, la incollo qui sperando di fare cosa gradita.
Alcuni dettagli riportati sono ovvietà, ma è stata scritta ad una persona non appassionata di volo.

-----------------------------------------------------------

Venerdì 3 agosto sono cominciate le ferie, ero entusiasta perché mi attendeva la prima lezione di volo
a vela; arrivo all'aeroporto con almeno mezz'ora di anticipo sull'apertura dei cancelli, e non posso
fermare la macchina perché la sbarra del parcheggio è abbassata; la stradina che conduce
all'aeroporto è a doppio senso ma ci passa una sola macchina per volta, senza spazi ai lati, quindi è impensabile ingombrarla.
Torno indietro, parcheggio davanti ad un bar dove mi fermo per un cappuccino, poi decido di tornare indietro
a piedi per aspettare vicino all'hangar...mossa sbagliata perché un grosso cane, indifferente
quando gli ero passato accanto in auto, a piedi si mostra minaccioso. Ok, torno indietro:
aspetterò al bar l'apertura ufficiale dei cancelli.

Verso le 9 ci siamo tutti e completate le formalità (qualche spiegazione, i cartellini delle lezioni, il malloppone del libro di teoria
il cui spessore fa invidia ad un Dizionario, la cartina dell'aeroporto con le traiettorie di decollo e atterraggio...)
ci dirigiamo verso l'hangar.
Apro le porte dell'hangar, piccolo dettaglio ma carico di significato per me che per anni ho sognato il volo, mi stavo
veramente assaporando quel momento...mentre spingevo per la prima volta nella mia vita
la porta metallica ecco che la luce illuminava pian piano Lui, ancora ricoperto da un telone...
Scopriamo l'aliante, pulito, lucido...Sulle foto, guardandolo su internet, leggendo le caratteristiche mi sembrava in astratto
un mezzo non degno di nota, ma ora che è il "mio" aliante, quello su cui imparerò a volare, mi sembra bellissimo.

Spostiamo l'aliante sull'erba e faccio conoscenza con Carlo. Un ragazzo di 22 anni, veramente molto appassionato; studia
ingegneria aerospaziale, vuole prendersi la laurea specialistica per poi lavorare nel settore, magari in Agusta o Aermacchi.
Ci intendiamo subito, sarà per la passione in comune, sarà perché siamo entrambi ingegneri ;-) ma in ogni caso
ho avuto una conversazione molto piacevole...Sembra una persona molto posata, nonostante la giovane età.
Vola dal 2002, e ha anche l'abilitazione per portare passeggeri.

Carlo mi illustra tutte le parti dell'aliante ed i necessari controlli prima del volo; bisogna controllare ogni
dettaglio.
Anche se l'aereo ha volato mezz'ora prima con un'altra persona, bisogna
ricontrollarlo prima di salire a bordo; come dice l'istruttore, Luigi, "Ti fidi dei controlli che ha fatto l'altra persona ?
Metti la tua vita nelle sue mani ? Quando è atterrato ha rotto qualcosa ? Etc...".

Visto che si tratta di un moto-aliante, dobbiamo fare rifornimento di benzina.
Io resto a guardare mentre riforniscono l'aliante, ma Luigi arriva domandandomi: "Dov'è l'estintore ?"; ovviamente
non so rispondere visto che sono per prima volta nell'hangar, anche se avrei dovuto notarlo subito, nascosto certo non era.
Con la sua precisione in ogni dettaglio, in volo come a terra, Luigi mi spiega che quando si maneggia la benzina ci deve essere SEMPRE
l'estintore a portata di mano (o meglio ancora in mano). Così da semplice spettatore, divento assistente degli altri tenendomi
pronto ad un'improbabile evenienza con l'estintore.

Dobbiamo portare l'aereo in linea di decollo, ma l'hangar è dalla parte opposta. Quindi trainiamo l'aliante con la macchina ma
io resto a tenerlo per la coda per guidarlo...600mt di pista corricchiando...come sono messo male! La carenza di bici e la troppa
permanenza alla scrivania si fanno sentire.

Dopo due voletti di prova per saggiare le condizioni metereologiche, viene il mio turno. Luigi mi fa completare i controlli,
rimproverandomi giustamente più volte per la mia imprecisione e titubanza ("Cosa devi fare ora ?" "Mah credo..." "Come credi! Non devi inventarti nulla,
prendi la checklist e LEGGI il passo successivo" / "Dov'è il nord" "Mah più o meno..." "Cosa significa più o meno? Devi essere preciso")
e decolliamo.
Lo scopo di questo primo volo è l'ambientamento sull'area aeroportuale e sulle procedure; in particolare il percorso di decollo è più complesso
del solito, perché è stato studiato in modo che se dovesse avvenire un guasto al motore durante la fase di salita, sarebbe sempre possibile
riatterrare.
Devo riconoscere le montagne, i laghi, le strade, i punti cardinali: saranno i miei riferimenti.
Intravedo il Faro Voltaico sopra Como a Nord, cumuli a Sud che sono già sopra gli Appennini.
Quindi spegnamo il motore e ci mettiamo in "prenotazione" ossia la zona attorno all'aeroporto
dove si attende per atterrare; per capire il percorso di discesa ci sono dei punti di riferimento che
bisogna conoscere: una cascina a forma di U, una villa con piscina, la curva di una strada...
Atterraggio perfetto, ovviamente.

Ci aspettano dei panini veramente gustosi, e pranziamo tutti assieme, un momento di relax in attesa dei voli pomeridiani.
Ora tocca a Carlo farsi un volo da solo; spera di riuscire a stare un po' su, le condizioni dovrebbero essere buone.
Io devo andare al bagno, ma prima voglio osservare il suo decollo, per imprimermi nella mente la traiettoria
particolare sia vista in volo che da terra. Rullaggio, stacco, virata di 30° a destra, quindi a sinistra sul punto chiave
inferiore per portarsi perpendicolari alla pista e così via...
Tutto regolare. Quindi mi dirigo al bagno dietro agli hangar. Nemmeno 5 minuti, forse meno. Esco dal bagno, non ho avevo avuto modo
di vedere né sentire nulla di strano.
Luigi sta piangendo, tutti si stanno dirigendo verso i boschi a lato dell'aeroporto, passando le recinzioni. Nel cielo non c'è Carlo.
Non so cosa sia accaduto, mi sembra impossibile pensarlo, ma è evidente. Frastornato, confuso, vorrei chiedere ma non mi sembra
il caso. Titubante, mi incammino anch'io nel bosco.

Un elicottero del 118 arriva prima di noi, nonostante fossimo a poche centinaia di metri in linea d'aria ,
ma con delle proprietà private recintate e rovi da superare.
Non si può dir nulla sull'efficienza dei soccorsi, ma purtroppo non c'è nulla da fare.
Se ne vanno, il resto del lavoro sarà compito dei carabinieri e dei vigili del fuoco.

I resti del velivolo sono ai confini di un boschetto, di fianco al campo dove era atterrato l'elicottero e dove
poco più in là c'è la cascina a forma di U che ho potuto vedere dall'alto.
La fusoliera sembra relativamente integra, ma manca la semiala sinistra.
Viene recuperata parecchio distante, in un boschetto dall'altro lato
del campo; in buono stato, con le superfici mobili e il montante ancora attaccato ma recisa alla radice.

Cosa è successo non ho potuto vederlo. A quanto pare una semiala ha ceduto, mentre il velivolo era ad una quota di almeno 200mt.
L'aliante è caduto in vite, sulla verticale, mentre l'ala è caduta a foglia morta più lentamente.

Non avevo mai visto né sentito parlare di un incidente di questo genere,
almeno non su un velivolo maturo, che non sia un prototipo.
La struttura può cedere se sottoposta a sollecitazioni eccessive, acrobazie su un mezzo non adatto,
picchiate a velocità superiori a quanto prescritto dal manuale di volo seguite da una richiamata troppo brusca, turbolenze
estreme...ma mai me lo sarei aspettato in volo rettilineo, senza fare nulla di particolare.

Incidenti come questo rendono perplessi; è una tragedia perché è morto un ragazzo così giovane, ed è preoccupante perché mai sarebbe
dovuto succedere.
Praticamente ogni incidente trova la sua causa nell'errore umano, fatto che forse crea una rassicurazione psicologica perché
si sa che si può imparare dagli errori altrui, si può evitare di ripeterlo.
Seguire le procedure, attenersi scrupolosamente ai propri limiti e a quelli del velivolo, curare la manutenzione, prestare attenzione
alla meteo...
Però quanto ti vedi un aereo disintegrarsi in volo da solo, dove apparentemente non vi è stato alcun errore umano, i controlli sono stati
eseguiti ripetutamente più volte, il velivolo è controllato da una persona, Luigi, sulla quale non ho dubbi sulla sua precisione
e le condizioni metereologiche non erano pericolose...non si può non rimanere turbati.

Quel giorno sono tornato a casa in condizioni che non sarebbero state idonee nemmeno per guidare l'auto, ma per fortuna lì non è successo nulla.
Tanti pensieri. Miei, e i ricordi delle frasi scambiate con Carlo. Ci eravamo fermati a parlare prima di pranzare, e non mi era mai capitato
di conoscere una persona per poi vedermela morire sotto gli occhi in nemmeno mezza giornata.
E' capitato a lui, ma indifferentemente poteva succedere a me e Luigi: ho volato appena prima e avrei dovuto volare subito dopo.

Non avevo organizzato nulla perché le mie vacanze dovevano essere lo stage di volo ad Alzate; allora il giorno dopo decido di raggiungere
i miei genitori al mare, portando anche la bici da corsa, altra mia passione.
Bici che poi non userò: piccole ferite che mi ero fatto nel bosco tra i rovi, apparentemente graffietti insignificanti ma che
avevo dimenticato totalmente vista la situazione, due giorni dopo si erano infettate e mi causavano dolore a muovere la gamba.
Questo, unito alla depressione generale per l'accaduto, mi hanno fatto concludere il mio restante periodo di vacanza chiuso in casa
pur essendo al mare.

Non so cosa farò per il volo in futuro. Di certo voglio aspettare i risultati dell'inchiesta. Dovrei orientarmi verso gli alianti "certificati" che forse garantiscono più certezze ?

Un articolo di un giornale parlava di impatto con una poiana, che sarebbe stata trovata nelle vicinanze del velivolo.
Non ho le competenze per esprimere giudizi a riguardo, però una simile affermaziome mi lascia quantomeno perplesso;
un uccello da 1Kg di peso, un ammasso di piume e ossa cave può staccare un'ala ? Oltretutto non si sta parlando di
un velivolo che vola a 200...300...400...500 Km/h dove qualsiasi oggetto si trasforma in un proiettile...ma
di un mezzo che si stava muovendo a 70Km/h appena!
Danneggiare gravemente l'elica, una superficie di controllo, rompere la cappottina con l'impatto sono cose che posso capire...
Troncare un'ala mi sembra veramente inconcepibile.
E se fosse possibile realmente, allora lo troverei inaccettabile dal punto di vista della sicurezza, visto che
la frequenza con cui si incontrano rapaci anche ben più grandi di una poiana, condividendo le stesse correnti ascensionali, è alta.

Enrico

--
Enrico
(AAPCA Fayence)

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Echo Echo
Aquila imperiale

Wallis and Futuna Islands
533 Posts

Posted - 13/08/2007 :  23:22:03  Show Profile
Enrico, penso che tutti quelli che volano da un pó abbiano conosciuto dei piloti che poi sono morti; molti hanno perso un amico o piú.
É proprio questo che ci dovrebbe spronare a migliorare sempre di piú, a diventare dei veri professionisti, a dedicare energie alla sicurezza ed allo studio.

Cosa sia successo in questo caso, forse solo l´inchiesta lo dirá. Quale che sia stata la causa (forse cedimento strutturale, componente difettoso, qualcos´altro?), bisogna accettare un fatto: in alcuni casi, la nostra preparazione puó non essere sufficiente (che si puó fare quando si stacca un´ala a 200 m?).

In questi casi, possiamo solo trarre degli insegnamenti, non fosse che, come nel caso del Concorde, super testato, un velivolo non deve piú volare.
La sfortuna é sempre in agguato, peró dobbiamo essere sempre pronti a tutto; in un caso come questo ma con il velivolo ad una quota maggiore, chissá, forse il pilota avrebbe potuto lanciarsi (il bello dell´aliante é che senza paracadute non si puó volare).
Ecco quindi l´importanza di controllare minuziosamente il paracadute prima di ogni volo, di averlo allacciato correttamente, di essere sicuri di sapere come lanciarsi.
Questo é solo un esempio, peró se un giorno ti trovi a dovere decidere se lanciarti o meno (ti assicuro che non é una bella sensazione), ti rendi conto dell´importanza di essere professionisti, di curare tutto minuziosamente, anche quello che pensi non ti servirá mai.

Si parla del "nostro sport", ma non é solo uno sport; o si é professionisti o non lo si é.
L´emergenza capita al pilota commerciale come allo "sportivo"; peró il numero di incidenti nel settore "turistico-sportivo" dovrebbe essere piú basso.

C´é una regola semplice in aviazione: se non te la senti di volare, non devi andare in volo.
Se non te la senti di cominciare ad imparare ora, aspetta.
Penso che la tua evidente passione ti spingerá ancora a volare, quando sará il momento giusto.
Se deciderai di volare, fa si che quanto accaduto ti spinga ad essere professionista, a perfezionarti con i maestri migliori, a viaggiare per ampliare le tue conoscenze, affinché nulla o quasi ti possa cogliere impreparato.

Che ti posso dire?
Il ricordo di un amico scomparso in volo non ti abbandona mai, ma ti sprona a fare il possibile perché certe cose non succedano piú.




"Help me", he said very quietly, speaking in the way that the dying speak. "I want to fly more than anything in the world ..."
"Come along then", said Jonathan. "Climb with me away from the ground, and we�ll begin."
"You don�t understand. My wing. I can�t move my wing."
"Maynard Gull, you have the freedom to be yourself, your true self, here and now, and nothing can stand in your way. It is the law of the Great Gull, the law that is."
"Are you saying I can fly?"
"I say you are free."


Edited by - Echo Echo on 13/08/2007 23:24:45
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enrico77
Pulcino

France
90 Posts

Posted - 14/08/2007 :  11:38:33  Show Profile  Visit enrico77's Homepage
La passione e la voglia di volare rimane, forse la questione su cui più mi vengono dubbi è su COSA volare.

Ho sempre amato guardare il paesaggio dall'alto, la sensazione di pace che si prova,
indipendentemente dal mezzo.
Pur avendo volato poco, ho l'attestato di pilota di parapendio da molti anni e ho avuto la fortuna
di non aver mai visto morire nessuno tra quelli che ho conosciuto. Non ho nemmeno mai sentito parlare di incidenti imputabili al mezzo a patto che abbia avuto un veramente minimo controllo (trazione cordini e porosità vela. E dire il vero anche gli incidenti "strutturali" su mezzi trascurati sono stati rarissimi e su mezzi particolari che non finiscono nelle mani del pilota medio, ad esempio ali da competizione con cordini senza guaina di protezione per grattare qualche ridicolo punto di prestazioni a causa della minore resistenza aerodinamica).

Non credo che Carlo avesse il paracadute; nel VDS non è obbligatorio, in ogni caso le polemiche sono inutili perché in questa occasione non sarebbe servito. E praticamente mai potrebbe servire, finché si rispettano le limitate quote imposte dalla legge.
Nel parapendio invece l'ho sempre portato con me, essendo già all'aperto e pronto ad usarlo anche una cinquantina di metri sono sufficienti per salvarsi. E appena si è diffuso l'airbag di protenzione per la schiena avevo provveduto all'acquisto.

Forse un paracadute balistico avrebbe potuto evitare questa tragedia, ma francamente cominciano a venirmi dubbi in generale sui mezzi VDS.
Prendiamo proprio il paracadute stesso, viene provato IN PRATICA su ogni tipologia di mezzo su cui viene montato, nella sua specifica installazione ? Ho forti dubbi...
In aviazione generale mi pare sia utilizzato solo sul Cirrus, dove è stato certificato e testato (ci sono le foto dell'aereo appeso al paracadute...).
Nel VDS sappiamo che Il paracadute funziona (preso da solo), ma ogni combinazione aereo + paracadute (con il proliferare di dozzine se non centinaia di velivoli diversi...) ? Mi viene in mente questo discorso perché tempo fa avevo letto un incidente dove il lancio del paracadute balistico ha causato il collasso della struttura, paradossalmente causando una tragedia dove forse un atterraggio d'emergenza anche sugli alberi avrebbe potuto essere meno catastrofico.

E' chiaro che ora di aliante VDS sarà difficile parlarne per lungo tempo. Speriamo che questa tragedia serva almeno d'insegnamento per salvare altre vite.


--
Enrico
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Reggio
Pulcino

20 Posts

Posted - 17/08/2007 :  13:25:54  Show Profile
Ciao a tutti, sono tornato dalle vacanze e ho trovato in casella il nulla osta al volo che avevo richiesto a giugno per iscrivermi al corso alibianche a settembre.

Infatti non potevo partecipare allo stage iniziale di agosto, naturalmente ora sono sconcertato e credo che le attività della scuola siano ferme, e a proposito di paracadute quando a giugno parlai con luigi, mi disse che il paracadute sul professor non lo utilizzavano, lo utilizzavano invece sul silent.

In questo caso vista la quota molto bassa e la difficolta ad uscire dall'abitacolo in tempi rapidissimi probabilmente non sarebbe servito, invece il balistico credo che avrebbe potuto funzionare, ma sono parole in libertà.

In effetti in questi giorni ho spesso pensato a questo incidente e ancora non riesco farmene una ragione, oltre al "mucca" ho visto a mezzana bigli un altro esemplare, l'ho esaminato e mi è sembrato un mezzo ben costruito e robusto.

La voglia di volare è rimasta intatta, ma personalmente attenderò di capire meglio le cause della tragedia.
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enrico77
Pulcino

France
90 Posts

Posted - 18/08/2007 :  13:00:46  Show Profile  Visit enrico77's Homepage
Ad ogni modo, e questo a prescindere dall'incidente le cui cause non sono note, i dubbi sul VDS cominciano a crescere.

Per chi sa il francese consiglio di leggere questo articolo: http://www.jp-petit.org/dangers/ultraleger/ultra1.htm
Con un po' di pazienza, perché è lungo e parte letteralmente da Adamo ed Eva raccontando la storia del VDS, arriva a discutere di certe problematiche strutturali (in tutti i sensi) del VDS.
L'autore, sebbene in alcune occasioni abbia fatto scelte contestate (per usare eufemismi...) in ogni caso non è proprio l'ultimo incompetente (ing. aerospaziale, è stato direttore del Centro Nazionale delle Richerche Francese)

Ciao

--
Enrico
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michele
Pterodattilo

Italy
4917 Posts

Posted - 19/08/2007 :  22:56:32  Show Profile
Ciao Enrico, leggo solo ora il tuo racconto.
Sono momenti molto brutti, li ho passati anche io ma una buona parte degli amici scappati troppo presto sono morti sulle strade e non in volo.
Quasi tutti se ne sono andati in auto o in moto per colpa d'altri e spesso penso a quanto sia pericoloso percorrere i tanti chilometri che faccio ogni giorno in auto o in moto per poter lavorare.
Purtroppo la nostra societa' non ci consente di farne a meno ed e' un rischio che dobbiamo correre.
Per fortuna nessuno di noi e' costretto a volare ma qualcosa dentro ci spinge a farlo ed e' un peccato rinchiudere questo qualcosa.
Mi auguro tu possa un giorno trovare la voglia e il modo per poter sfogare questa passione.

Michele Borghi
AVL - http://www.avl.it

Se la prima volta non ti riesce, il paracadutismo non fa per te. [Legge di Murray]
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Tellurico
Pterodattilo

Italy
6040 Posts

Posted - 20/08/2007 :  12:42:17  Show Profile  Visit Tellurico's Homepage
Ho letto anch'io il tuo racconto ieri sera Enrico, sono parole toccanti e certi momenti sono sicuramente difficili da dimenticare. Non voglio cadere nel retorico con altri commenti inutili su quanto purtroppo è successo a Carlo e a quello che è successo ad altri amici che sono stati vittime di incidenti in cielo o a terra, mi associo a Michele, condivido pienamente quello che dice...

Spero di vederti presto ad Alzate, quando te la sentirai mi farebbe piacere poterti portare in volo su un aliante ("vero") biposto.

A presto!

Giuliano

Edited by - Tellurico on 20/08/2007 12:43:51
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enrico77
Pulcino

France
90 Posts

Posted - 22/08/2007 :  10:40:27  Show Profile  Visit enrico77's Homepage
quote:

Spero di vederti presto ad Alzate, quando te la sentirai mi farebbe piacere poterti portare in volo su un aliante ("vero") biposto.



Grazie per l'invito, mi piacerebbe fare un vero volo in aliante (ci sono salito sopra solo due volte: un breve volo di ambientamento su un ASK-21 alcuni anni fa e sulla Mucca il giorno dell'incidente. Ma in entrambi i casi si è trattato di decollo-atterraggio, mentre sarei curioso di provare a girare una termica, a restare un po' su)

Tuttavia non ho le idee chiare su cosa fare.

Come ho già detto l'aliante VDS mi tentava per i bassi costi di AliBianche, perché mi piace l'idea di essere autonomo in decollo e perché non disdegnavo l'idea di conseguire l'attestato VDS a motore: magari in futuro (molto futuro...) un aeroplanino potrebbe scapparci, e ora non è più possibile convertire il brevetto di Aliante in VDS a motore, quindi sarebbero altri costi in prospettiva.

Non so se aspettare i risultati dell'inchiesta quindi re-iniziare il corso da AliBianche se e quando sarà possibile (ma immagino che i tempi potrebbero essere lunghi), oppure
puntare sull'aliante "vero".

Tra l'altro in quest'ultimo caso, a differenza del VDS dove non si ponevano dubbi (VDS = Alzate perché non mi risulta ci siano altre scuole), per il brevetto di pilota di aliante posso sentire due campane.

Infatti sia Alzate che Bergamo sono equidistanti da casa mia (anzi Bergamo è un po' più vicino), dovrei valutare quale scegliere : Se non posso dire nulla sulla qualità della scuola (e anche se potessi non lo farei per non fare torto a nessuno :-) ), sicuramente
devo verificare:

-Tempo di percorrenza per raggiungere la scuola (purtroppo
per me che sono Piemontese, trovo il traffico e la lentezza con cui si viaggia nelle strade in Lombardia, causa densità di popolazione più che doppia (!) rispetto a quella del Piemonte, veramente una piaga fastidiosissima, non solo a Milano, ma anche nelle strade statali della provincia, tangenziali e autostrade...) sicuramente fondamentale
e potenziale motivo di scelta
-Qualità della zona di volo abituale (sia paesaggisticamente, sia come condizioni meteo)
-Eventuali differenze di costi
-Flotta e disponibilità media dei mezzi ossia n°alianti/n°soci (poco importante per fare scuola però in un'ottica futura potrebbe essere un motivo).

A Bergamo non ci sono mai stato, quindi un salto ce lo farò a breve. E anche ad Alzate tornerò, per sentire meglio la AVL, poiché prima ero partito deciso sul VDS

--
Enrico
(AAPCA Fayence)

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Tellurico
Pterodattilo

Italy
6040 Posts

Posted - 22/08/2007 :  11:43:02  Show Profile  Visit Tellurico's Homepage
Proseguo un attimo nell'Off Topic dandoti un paio di risposte sui due aeroporti (imparziali naturalmente anche se io sono di Alzate):

- A livello di qualità della zona di volo sono praticamente identici, nel senso che da entrambi gli aeroporti si viene sganciati in pedemontana ed è abbastanza facile fare "il salto" verso le Alpi se la giornata è buona (ovviamente occorre un minimo di esperienza prima e un buon corso di secondo periodo per conoscere le zone, tanto meglio se si fanno i primi "salti" in biposto o accompagnati da piloti esperti e capaci di "stare dietro" al prossimo).

- Costi e flotta: Valbrembo costa di più, ma offre piscina e campi da tennis, oltre a una flotta davvero invidiabile (Astir, DG300, Discus, Duo Discus etc.).
Ad Alzate la flotta è composta da 2 K21 (presto 3) prevalentemente ad uso scuola, 1 Janus biposto rimesso a nuovo da poco, 2 mono Astir, 1 PW5 e un motoaliante Motorfalke attualmente in fase di ritelatura (anche se con le nuove normative purtroppo non è più possibile fare l'abilitazione al motoaliante come sai).
Ah dimenticavo, ad Alzate quasi tutti i sabato sera sono realizzate ottime grigliate/risottate/polentate/pizzoccherate (a seconda della stagione) grazie ai nostri 2 cuochi volontari Instabile e Dalkor.

Spero di esserti stato di aiuto, naturalmente per costi precisi è giusto che tu ti rivolga direttamente alle strutture. Scusate l'off topic!

Giuliano

Edited by - Tellurico on 22/08/2007 11:48:42
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ilpinguino66
Falchetto

Italy
173 Posts

Posted - 22/08/2007 :  13:04:33  Show Profile
Ciao Enrico, io ho fatto il brevetto a Bergamo proprio in questi mesi (primo volo 2 febbraio, primo volo solista 12 aprile, esame teorico 8 giugno, volo esame 19 agosto…). Vivo a Casatenovo, a metà strada tra Alzate e Valbrembo. In aggiunta a quanto detto da Tellurico ti posso dire che un vantaggio di Valbrembo è che si vola anche nei giorni feriali, mentre non vorrei sbagliarmi ma ad Alzate ci sono più limitazioni...
Per tornare sul tema del post iniziale…. io a 20 anni volavo con il parapendio, e anche se poi ho preso il brevetto (che brevetto non è…) in realtà per qualche mese ho volato senza alcuna preparazione, da vero incosciente… quindi non sono la persona più indicata a fare sermoni, ma voglio fare solo alcune considerazioni. Sono rimasto molto colpito dalla sequenza di incidenti di questi otto mesi, un paio dei quali proprio a Valbrembo (e uno purtroppo mortale), avendo moglie e due figli nonché il desiderio di campare a lungo tutte le volte mi sono documentato il più possibile per cercare di capire… Mentre gli incidenti sui mezzi “certificati” (ci aggiungo il trainatore di Calcinate, e l’aliante di Parma, perché ho avuto informazioni “di prima mano”) sono stati causati da errori di pilotaggio, quello di Carlo è stato un cedimento strutturale… Gli errori di pilotaggio, una volta compresi, possono dare delle indicazioni sui margini di sicurezza da tenere… poi dipende anche dall’atteggiamento del pilota… io volo perché amo volare, non voglio dimostrare niente a nessuno, volo solo per me… ciò non significa che non mi pongo obiettivi ma semplicemente tengo il parametro sicurezza in primo piano e mooooooolto dietro metto performance etc etc etc … Ma l’incidente di Carlo mi ha davvero sconvolto… non c’è nulla che puoi fare prima o durante un evento del genere per evitarlo… Questo mi ha confortato nella mia scelta di volare con gli alianti… certo, anche gli alianti può capitare che si “rompano”, ma credo che ci sia un livello di sicurezza decisamente maggiore… ricordo ancora quando anni fa con un mezzo VDS a Valbrembo mori Brugali, un istruttore con il quale anche io avevo volato, pilota esperto… insomma, so che non è carino nei confronti degli appassionati di VDS, ma l’idea che mi sono fatto (e pronto a cambiarla se mi sono sbagliato, ma anche leggendo il post di Devnull sulle Vne i dubbi mi restano…) è che gli alianti offrano un livello di sicurezza maggiore sul fronte strutturale… quello che non puoi “influenzare” con il tuo “atteggiamento positivo” da pilota…
Cmq se vuoi avere un confronto con chi ha fatto da poco una scelta come quella che stai valutando tu sono ben felice di aiutarti… e se capiti a Valbrembo e ami il rischio, ti porto a spasso con l’Alfa Whisky

Matteo Veneziani
AVA Valbrembo

"Non esiste buon vento per chi non sa dove andare"
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Tellurico
Pterodattilo

Italy
6040 Posts

Posted - 22/08/2007 :  13:49:01  Show Profile  Visit Tellurico's Homepage
Giusto Pinguino, durante la bella stagione Alzate è aperto dal venerdì al lunedì, mentre in inverno solo nei weekend. Grazie per la precisazione!

Giuliano
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Echo Echo
Aquila imperiale

Wallis and Futuna Islands
533 Posts

Posted - 22/08/2007 :  16:18:19  Show Profile
Beh Enrico, vedi bene che ci hai giá guadagnato due voli, uno ad Alzate e l´altro a Valbrembo.
Se sei in dubbio, applica le regole del commercio: nella colonna di sinistra Alzate, in quella di destra Valbrembo (o viceversa), e fai il rating di tutti gli aspetti.
Poi vai da entrambi e chiedi: "Quanto volete per farmi il brevetto? E quanto per l´iscrizione? Perchè di lá ..." ;-)

Non é detto che tu debba volare dove fai il corso.
Valuta bene tutti gli aspetti, ad esempio la flotta: le burbe possono volare su tutti i mezzi, o quelli migliori sono preclusi (in alcuni clubs é cosí)? Potresti rischiare di pagare di piú per il parco mezzi per poi volare esattamente con gli stessi alianti. Ecco che in questo caso potresti dire: io mi iscrivo, ma voglio pagare di meno, sennó vado alla concorrenza.

Valuta la sicurezza, la preparazione degli istruttori e degli ex allievi, la manutenzione, i controlli, etc.

Ovviamente la simpatia e lo spirito di club sono fondamentali, come la presenza di piloti che ti seguiranno dopo il brevetto e saranno tuoi maestri.

C´é anche una seconda possibilitá: fare il corso da tutt´altra parte e poi iscriverti. Ci sono corsi intensivi all´estero (Austria, Germania, etc.), ce n´é anche uno di 3 settimane sponsorizzato da un amico (lui era un istruttore molto serio), ma non so quale sia la qualitá di tale corso.
Tali corsi hanno il vantaggio di farti avere il brevetto in fretta, senza complicazioni e forse spendendo meno, peró sono impegnativi dato il tempo ridotto, non adatti a tutti .... per la qualitá vanno valutati singolarmente.

Insomma, valuta, fai i tuoi voli e approffittane per conoscere la realtá locale, rifai le tue valutazioni, mercanteggia.

Certo che ste´grigliate ad Alzate .... Tellurico, dici che anche ad un povero appassionato come me che non sa neanche come é fatto un aliante un voletto .... ed una grigliata .... poi pare che ad Alzate siano pieni di donne ;-)))



"Help me", he said very quietly, speaking in the way that the dying speak. "I want to fly more than anything in the world ..."
"Come along then", said Jonathan. "Climb with me away from the ground, and we�ll begin."
"You don�t understand. My wing. I can�t move my wing."
"Maynard Gull, you have the freedom to be yourself, your true self, here and now, and nothing can stand in your way. It is the law of the Great Gull, the law that is."
"Are you saying I can fly?"
"I say you are free."

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Tellurico
Pterodattilo

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Posted - 22/08/2007 :  16:28:30  Show Profile  Visit Tellurico's Homepage
Vieni pure quando vuoi (il sabato sera siamo sempre in clubhouse), donne ultimamente se ne vedono abbastanza fortunatamente...

Con questo chiudiamo qui l'off topic se non vi dispiace; inizia a diventare poco appropriato visto il triste argomento principale di questa discussione...

Giuliano
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